giovedì 1 marzo 2012

Chiuso il test di Sepang: Stoner su tutti


Si spengono i riflettori sull’International Circuit di Sepang, teatro del secondo test ufficiale MotoGP™ 2012. In un giovedì segnato da condizioni climatiche variabili, sole al mattino e nuvoloni con qualche goccia di pioggia nel pomeriggio, sono stati ben 5 i piloti capaci di scendere sul 2:00, con il Campione del Mondo Casey Stoner (Repsol Honda) sulla linea più alta della classifica finale.

L’australiano ha trascorso la giornata lavorando sul problema del consumo del carburante attraverso alcune modifiche all’elettronica della sua RC213V. Persistono purtroppo i problemi di chattering, che però non gli impediscono di chiudere con un totale di 34 tornate e un 2:00.473 fatto segnare durante la mattinata.

Nell’ultima ora di attività, cambiano i nomi dei piloti presenti in top3, con Dani Pedrosa (Repsol Honda) e Andrea Dovizioso (Monster Yamaha Tech 3) abili a scalzare Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing) e Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3). Pedrosa ha concentrato la propria attenzione sul reparto freni e su alcune variazioni nel telaio del suo prototipo, lasciando infine Sepang con 40 tornate alle spalle e il definitivo 2:00.648, a 175 millesimi dal compagno di squadra leader.

Andrea Dovizioso aspetta l’ultimo dei 54 giri completati per mettere a referto il 2:00.802 (+0.329s) che gli vale il terzo posto della tabella dei tempi. L’italiano è riuscito, giorno dopo giorno, ad acquisire sempre più confidenza in sella alla Yamaha 1000cc, fino a chiudere questa tre giorni con soddisfazione e sensazioni positive.

Scivola indietro di qualche posizione Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing), proprio nelle battute finali del giovedì. Il maiorchino è contento del buon lavoro svolto con lo staff tecnico: l’attenzione è stata rivolta ad alcune modifiche del telaio e all’elettronica, e il feeling creato con la M1 ha trasmesso fiducia e sicurezza nel pilota. Lorenzo percorre 51 tornate con il definitivo 2:00.877 (+0.404s).

L’ultimo pilota capace di rimanere sulla linea del 2:00 è Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3), che abbassa di mezzo secondo il risultato mattutino fino al 2:00.986 (+0.513s) che gli vale la quinta piazza.

La prima Ducati della classifica finale è quella di Hector Barberá (Pramac Racing), che leva 4 decimi al precedente tempo bloccando il cronometro sul 2:01.231 (+0.758s) alla 48ª delle 66 tornate percorse. Settima posizione per il connazionale Álvaro Bautista (San Carlo Honda Gresini), caduto senza conseguenze in mattinata. Lo spagnolo riesce a migliorare il proprio crono fino a conquistare il definitivo 2:01.275 (+0.802s).

La classifica prosegue poi con Ben Spies (Yamaha Factory Racing), che ha dichiarato di non aver ancora spinto fino al limite la M1, rimanendo comunque soddisfatto a livello generale del prototipo ed in particolar modo con l’elettronica. L’americano firma un 2:01.432 (+0.959s). Subito dietro l’attuale Campione del Mondo Moto2 Stefan Bradl (LCR Honda) che chiude questa seconda presa di contatto con il nuovo prototipo 1000cc con un crono pari a 2:01.492, a 1.019s dalla testa.

Perdono qualcosa le due Desmosedici GP12 della coppia del Ducati Team: Valentino Rossi scivola in 10ª posizione con un 2:01.550 (+1.077s), seguito dal compagno di squadra Nicky Hayden, autore di un 2:01.609 (+1.136s). I piloti e lo staff tecnico del team di Borgo Panigale non hanno avuto modo di testare nuove parti del prototipo italiano, concentrandosi quindi sull’elettronica e su piccole modifiche del telaio mirate ad ottenere maggior trazione e grip. Ci sarà ora a disposizione un mese di tempo per portare avanti il lavoro sfruttando i dati e le informazioni raccolte in questa tre giorni di Sepang, in attesa del prossimo appuntamento ufficiale di Jerez.

Colin Edwards (NGM Mobile Forward Racing) abbandona la Malesia dopo aver speso le tre giornate lavorando sull’elettronica, con l’obiettivo di rendere la CRT più facile da guidare, e su un nuovo telaio, giudicato dall’americano stesso la linea da seguire per il futuro. Edwards chiude con il definitivo 2:03.681.

giovedì 2 febbraio 2012

Stoner abbatte il record di Sepang


Al via la terza ed ultima giornata dei test ufficiali MotoGP™ malesi, con un ispirato Casey Stoner (Repsol Honda) capace di imporsi sul resto della classe grazie ad un crono rapido di 1:59.607, abbassando quindi il precedente risultato personale di più di un secondo ed abbattendo il record della pista fatto registrare da Rossi nel 2009 (2:00.518). L'australiano, alle prese con un nuovo telaio da ieri, sta curando il problema di chattering in curva e dovrebbe testare oggi le nuove Bridgestone.

Secondo tempo per Jorge Lorenzo, impegnato a provare differenti configurazioni nella messa a punto della sua M1: lo spagnolo, al 18º dei 25 giri percorsi, blocca il cronometro sul 2:00.198, piazzandosi quindi a 591 millesimi da Stoner.

Troviamo poi in top3 l'altro uomo Repsol Honda, Dani Pedrosa, che dopo appena tre tornate mette a referto un 2:00.256 con il quale si porta a 649 millesimi dal compagno di squadra leader. Alle sue spalle si accomoda Ben Spies (Yamaha Factory), occupato oggi con le prove di un nuovo telaio: l'americano fa segnare un 2:00.495 (+0.888s) nonostante una caduta, senza conseguenze fisiche, avvenuta circa alle 12:30 all'altezza della curva numero 4.

L'ordine d'arrivo prosegue con le due Desmosedici di Valentino Rossi (Ducati Team) ed Hector Barberá (Pramac Racing). In mattinata l'italiano, in pista con l'obiettivo di perfezionare accelerazione ed elettronica, porta a termine 24 tornate e alla numero 11 supera la linea d'arrivo con un crono di 2:00.824, staccato quindi di 1.217s da Stoner. Barberá, che dovrebbe provare oggi per la prima volta con la Desmosedici le nuove mescole Bridgestone, è l'ultimo a rimanere sotto il 2:01 grazie al suo 2:00.929, a 1.322s dalla testa.

7ª ed 8ª posizione per il duo del team Monster Yamaha Tech 3 Cal Crutchlow-Andrea Dovizioso, con l'inglese autore di un 2:01.108 (+1.501s), nonostante una innocua caduta attorno alle 11:00, e l'italiano capace di portarsi sul 2:01.257 (+1.650s).

A completare la top ten troviamo lo spagnolo Álvaro Bautista (San Carlo Honda Gresini), ancora occupato nella ricerca di una sempre più evidente confidenza con la 1000cc (2:01.384 per lui, a 1.777s da Stoner), e l'americano Nicky Hayden (Ducati Team), che stringe i denti e riesce a percorrere 16 tornate della pista malese nonostante il dolore alla spalla (2:01.729, a 2.122s dalla vetta).

È poi la volta del Campione del Mondo Moto2™ Stefan Bradl (LCR Honda), che dopo aver lavorato ieri su due differenti geometrie del telaio ha voluto poi effettuare un confronto diretto in mattinata, rinviando al pomeriggio la prova della nuova gomma anteriore Bridgestone. Il tedesco fa registrare un 2:01.824. Subito dietro troviamo l'altro grande protagonista della sfida per il titolo Rookie of the Year 2011, il ceco Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), che porta la sua Desmosedici sul 2:02.218.

L'ordine d'arrivo prevede poi i due collaudatori Nakasuga (Yamaha Factory) e Battaini (Ducati Team) rispettivamente in 13ª e 14ª piazza, seguiti dalla Suter di Colin Edwards (NGM Mobile Forward Racing), impegnato in mattinata a risolvere alcuni problemi di chattering. L'americano completa 24 giri con un miglior crono pari a 2:04.722.

Chiudono la tabella dei tempi i due piloti del team Avintia Racing, con Ivan Silva autore di un 2:08.225 e Jordi Torres sul 2:10.184.

martedì 31 gennaio 2012

Bene Pedrosa, problema alla schiena per Stoner


A causa della pioggia caduta nelle primissime ore della mattinata, le condizioni della pista non hanno regalato molta azione prima delle 12. Il primo a scendere in pista è stato il collaudatore HRC Kousuke Akiyoshi, che ha completato prima 9 tornate con la moto di Dani Pedrosa, e poi 4 con quella di Casey Stoner, accertandosi il corretto funzionamento di entrambi i prototipi.
Pedrosa è stato l'unico pilota Repsol Honda a scendere in pista con la nuova RC213V, dato che il compagno di squadra Casey Stoner, Campione del Mondo in carica, ha subito una contrattura muscolare durante la fase di riscaldamento mattutina, poco prima dell'ipotetico inizio delle attività. L'australiano è stato affidato alle cure di un fisioterapista e, dopo una notte di riposo, si spera in un miglioramento delle sue condizioni fisiche e in un successivo via libera per gli altri due giorni di test.
Dani Pedrosa, Repsol Honda
"Oggi è andata abbastanza bene. Abbiamo completato un buon numero di giri e sinceramente non vedevo davvero l'ora di tornare di nuovo in moto. Ovviamente, il primo giorno è sempre un po' strano, non si è completamente sciolti in sella, ma tutto sommato abbiamo registrato buoni risultati. Il test di oggi era fondamentalmente indirizzato a me, per riabituarmi alla moto, recuperare feeling e sensazioni, tornare a sentire il gas e la frenata dopo tanto tempo lontano dalle due ruote”.
”Ho guidato tutto il giorno mantenendo lo stesso telaio che avevo a Valencia lo scorso novembre, e sarà quindi domani che avrà inizio il vero test. Lavoreremo sulla configurazione della moto e probabilmente proveremo un telaio modificato che Honda ha portato qui seguendo le indicazioni che abbiamo raccolto a Valencia".
Casey Stoner, Repsol Honda
"Mi stavo stirando i muscoli per prepararmi ad uscire in pista. Sono andato avanti per una ventina di minuti e poi all'improvviso mi si è bloccata la schiena e nn riuscivo più a muovermi. Ho dovuto chiedere aiuto per spostarmi ed assumere una posizione meno dolorosa. Subito dopo mi hanno messo nelle mani di un fisioterapista per vedere se si poteva fare qualcosa per il pomeriggio, ma purtroppo non ci sono stati miglioramenti".
"Dopo pranzo ho fatto un altro massaggio e l'idea era quella di uscire in pista per completare almeno qualche giro, però abbiamo pensato al possibile rischio in vista di domani. Abbiamo altri due giorni di test qui a Sepang, conosciamo il circuito e cominciamo a conoscere anche la moto, quindi abbiamo solo bisogno di altro tempo per provare le nuove parti e raccogliere informazioni per HRC".
Comunicato stampa Repsol Honda.

Rossi: "Fatto ottimo lavoro in pochissimo tempo"


Quest’oggi la coppia del team Ducati ha iniziato un importante lavoro di ricerca della messa a punto di base, sempre sotto l’occhio vigile del Direttore Tecnico di Ducati Corse, Filippo Preziosi, che ha seguito dai box il lavoro della squadra, cominciato verso mezzogiorno a causa dell'asfalto umido per la pioggia caduta per gran parte della notte.
Valentino Rossi e la sua squadra hanno fatto progressi passo dopo passo, migliorando il tempo sul giro ad ogni uscita fino a concludere con la 5ª piazza, firmando un 2:02.392 a 0.735s da Jorge Lorenzo.
Nicky Hayden ha cominciato a sua volta a lavorare sulla messa a punto della GP12, anche se le sue condizioni fisiche risentono delle conseguenze di un infortunio alla scapola sinistra. Il pilota americano, che in serata si è sottoposto ad un trattamento all'articolazione interessata, ha completato 33 giri mettendo a referto il 10º tempo della giornata (2:03.151 per lui, a 1.494s dalla testa).
Valentino Rossi, Ducati Team
"Sono contento perché il buongiorno si vede dal mattino, e fin dai primi tre, quattro giri ho capito che la moto mi piaceva. In Ducati hanno fatto un ottimo lavoro in pochissimo tempo. La moto è bella e, soprattutto, si guida bene. È migliorata la posizione di guida, la frenata, l’entrata in curva. Posso frenare come piace a me, fare le traiettorie che voglio e, in generale, mi sento più a mio agio. Ho potuto guidare bene, senza errori e non è un caso, vuol dire che la moto si fa guidare. È più agile nei cambi di direzione, si impenna molto meno. Certo, per vincere c’è ancora molto da lavorare, oggi siamo a 7 decimi e dobbiamo migliorare in diverse aree: accelerazione, elettronica, erogazione del motore e set up. Direi che una valutazione più precisa si potrà fare alla fine dei tre giorni perché, ricordiamoci, che la moto ad oggi ha 40 giri di vita. Andare via di qui con un secondo di distacco sarebbe ok perché comunque siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare. Però una delle cose migliori che sono accadute oggi è che la moto reagisce alle modifiche: questo ci ha permesso di abbassare uno due decimi ad ogni uscita e ci fa capire che possiamo progredire".
Nicky Hayden, Ducati Team
"È fantastico essere di nuovo in pista con il team e con la mia moto. Questa mattina abbiamo perso un paio d’ore ma avevamo comunque già deciso che non avrei girato tutto il tempo. Chiaramente avrei preferito essere più in forma fisicamente perché, se da un lato sono felice di essere qui e di non aver perso un altro test oltre a quello di Valencia, dall’altro non ho potuto girare molto e soprattutto non ho fatto uscite molto lunghe. Sappiamo quanto siano importanti le spalle con queste moto e io oggi non avevo la forza necessaria per guidare come avrei voluto. L’osso della scapola in se è a posto ma l’articolazione interessata mi fa soffrire. Il polso mi da qualche fastidio mentre le costole sono guarite. In ogni caso è stato fantastico provare la moto nuova e raccogliere le prime sensazioni. Abbiamo sicuramente fatto un passo in avanti per quanto riguarda il feeling con l’anteriore e con il comportamento della moto in frenata e in curva. Dobbiamo invece lavorare per ottenere più grip in piega e sul posteriore in entrata di curva. Infine dobbiamo mettere a punto l’elettronica. Per quanto riguarda la spalla faremo qualche trattamento e staremo a vedere come mi sentirò domani".
Comunicato stampa Ducati Team.

sabato 28 gennaio 2012

Borsoi: "CRT, sfida difficile ma ci crediamo"



8 aprile, questa è la data fissata per l’inizio del Campionato del Mondo MotoGP 2012 che vedrà scendere in pista quest’anno anche i prototipi appartenenti alla nuova categoria CRT. Tra le 21 moto che prenderanno posizione sulla griglia di partenza, figureranno anche quelle di Randy de Puniet e Aleix Espargaró, portacolori del team Aspar.

I microfoni di motogp.com hanno raggiunto Gino Borsoi, direttore sportivo della squadra con sede a Valencia, per parlare con lui dell’impatto che l’introduzione delle Claiming Rule Team ha avuto sul motociclismo mondiale e sul suo ruolo professionale.

A che punto siete con lo sviluppo della moto? State concentrando il lavoro su un solo prototipo o su entrambi?
"Stiamo già lavorando su due moto, tra l’altro una dovrebbe già essere pronta per il test che abbiamo in programma a fine mese a Valencia. Quest’ultima dovrebbe essere la moto definitiva, per lo meno per quel che riguarda il telaio e il forcellone, mentre per quel che concerne la carenatura ed altri aspetti si tratta solo di un primo step, non definitivo. Per il secondo prototipo è probabile che riutilizzeremo il telaio vecchio, anche per avere la possibilità di effettuare un confronto a livello di prestazioni con quello nuovo".

Cosa c’è in più rispetto a quanto presente sul prototipo utilizzato da Randy (de Puniet) nei test di Valencia dello scorso novembre?
"Di nuovo abbiamo telaio, forcellone, dischi in carbonio ed alcune migliorie per quel che riguarda il peso (levati 3-4 chili rispetto al modello standard). Per quel che riguarda elettronica e motore, invece, nessuna novità. Avremo anche una carenatura del tutto rinnovata nella parte anteriore, mentre il laterale e la pancia rimarranno uguali".

Come si stanno preparando Randy (de Puniet) e Aleix (Espargaró)?
"Randy si sta riposando in Australia dopo l’operazione a cui si è sottoposto poco prima della fine dell’anno per risolvere un piccolo problema fisico. L’intervento è andato benissimo e ora sta recuperando e facendo preparazione fisica in vista dei test di Valencia. Aleix invece gira spesso in motocross, dedicando buona parte del suo tempo a questo tipo di allenamento".

Siamo ancora lontani dall’inizio del Campionato, ma quali saranno gli obiettivi per il 2012?
"Chiaramente l’obiettivo principale è debuttare nella maniera migliore possibile in questa nuova categoria. Ci piacerebbe disputare una stagione dove si riesca a star davanti a tutte le altre CRT presenti in pista. Questa è la nostra idea di base. Siamo pochi e ci piacerebbe davvero dar vita ad una campagna di buon livello, dimostrando a tutti che partendo con una moto nuova ed impegnandosi al massimo, si possono ottenere buoni risultati. Se poi in qualche circuito meno veloce, magari un po’ più ‘tortuoso’, riusciamo ad avvicinarci alle moto ufficiali, ben venga".

Quanto credi personalmente nelle CRT?
"Ritengo siano il futuro. Ormai si è aperta una strada e bisogna seguire questo cammino, visti anche i nuovi regolamenti imposti da Dorna. Personalmente credo parecchio in questo progetto, e sono convinto che le squadre debbano iniziare ad avere le moto in proprietà, lavorando con le proprie forze, con la professionalità e l’esperienza dei propri ingegneri. È chiaro che lottare con i team ufficiali sarà difficilissimo, perché oltre al budget hanno dalla loro un bagaglio di conoscenze adeguato per mettere in pista moto sicuramente più performanti, però lasciare in mano alle squadre la gestione dei prototipi sotto tutti i punti di vista, quindi non solo del motore ma anche della ciclistica e dell’elettronica, sarà un passo di fondamentale importanza per i piccoli team che potranno così staccarsi dai grandi nomi del panorama mondiale. Con l’avvento delle CRT, la squadra è obbligata a gestire al meglio il prototipo, conoscerne l’elettronica e la questione motori, per esempio. È sicuramente un passo difficile ma molto stimolante".

Come cambierà ora il tuo ruolo all’interno della squadra?
"Richiederà sicuramente molto più tempo, perché prima avevamo un unico interlocutore, Ducati, che ci forniva la moto lasciando poi a noi il compito di gestirla per tutta la durata della stagione, con annesse questioni tipo il riordino del materiale in caso di cadute, l’organizzazione all’interno della squadra ed i vari viaggi. Era un impegno importante, ma aveva comunque delle limitazioni. Ora, con l’avvento delle CRT, dobbiamo pensare ad una gestione più completa del prototipo, dedicandoci quindi al tema motori, alla ciclistica, all’elettronica, alle sospensioni...sarà quindi una gestione a 360 gradi, con difficoltà del caso annesse".


http://www.motogp.com/it/news/2012/Borsoi+interview+on+CRT

martedì 24 gennaio 2012

Il Mugello eletto "Best Grand Prix of 2011"


Il 3 luglio dello scorso anno, quasi 85.000 appassionati della MotoGP™ hanno popolato gli spalti del circuito del Mugello per assistere al Gran Premio d'Italia TIM, concluso con la seconda vittoria stagionale dell'allora Campione del Mondo Jorge Lorenzo ai danni di Casey Stoner, suo principale rivale nella corsa al titolo.
Ancora una volta, il tracciato italiano ha offerto un emozionante spettacolo nelle tre categorie del Campionato del Mondo, e nonostante un fine settimana infastidito dalla comparsa ad intermittenza della pioggia, i piloti sono riusciti comunque a sfruttare al massimo il rinnovato livello di grip conseguenza della stesura di un nuovo strato d'asfalto. Intorno alla pista, le squadre e tutto lo staff hanno potuto godere in pieno di un paddock in continuo miglioramento e pienamente conforme agli standard MotoGP.
Orgoglioso per il riconoscimento dato al circuito, il CEO del Mugello, Paolo Poli, ha dichiarato: "Considero questo premio un riconoscimento all'eccellenza italiana nel mondo. Questa è la prova che l'Italia è in grado di rispondere - con la forza della tradizione e la qualità dell'innovazione - alle grandi sfide globali che definiscono questo difficile periodo storico. Il Gran Premio d'Italia rimarrà l'evento più importante del nostro calendario sportivo negli anni a venire. Inoltre, porteremo avanti la nostra collaborazione con Dorna e IRTA, la cui professionalità ha permesso al motociclismo di diffondersi e riscuotere più successo che mai".
Il Presidente IRTA, Hervé Poncharal, ha poi aggiunto: "Il miglior Grand Prix viene scelto dalle squadre, che sono in diretto contatto con piloti, meccanici ed addetti stampa. Quindi non si tratta solo della pista, è tutto l'insieme, quello che tutti pensano di questo Gran Premio e il fatto che tutti sembrano sentirsi a casa qui. Per questi motivi sono personalmente molto felice della loro quinta vittoria".
L'anno scorso Dorna Sports S.L e il circuito del Mugello hanno raggiunto un accordo per un nuovo contratto quinquennale che vedrà quindi disputarsi il Gran Premio italiano sulla pista toscana almeno fino al 2016. Nella stagione 2012, il Mugello ospiterà il 9º round del Campionato del Mondo MotoGP il prossimo 15 luglio.


http://www.motogp.com/it/news/2012/Mugello+awarded+best+grand+prix+2011

lunedì 23 gennaio 2012

Karel Abraham diffonde i dati della Ducati Desmosedici GP12



Il team Cardion AB Motoracing si presenta ai nastri di partenza della stagione 2012 della MotoGP con il confermato Karel Abraham, unico pilota per la nuovissima Ducati Desmosedici GP12. Il ventunenne pilota ceco avrà molto di dimostrare quest’anno, anche per mettere a tacere quelle voci che lo accusano si essersi ritrovato in sella a una MotoGP nel 2011 più per le sue ‘buone conoscenze’ che per l’effettivo talento ed i risultati ottenuti in pista, e il mezzo messogli disposizione dalla squadra quest’anno – in pratica la versione da ‘privatista’ della moto ufficiale di Rossi e Hayden - dovrebbe in effetti permettergli di raccogliere soddisfazioni maggiori che nella stagione di debutto.
Ad ogni modo, il team Cardion AB ha anche rilasciato alcuni dati ufficiali in merito alla nuova GP12, dandoci la possibilità di fare un primo confronto con la Desmosedici della passata annata. E’ evidente che il cambio di cilindrata da 800 a 1000cc imposto dal nuovo regolamento non consente al momento di quantificare l’eventuale passo avanti rispetto alle controverse GP11 e GP11.1 (questo verdetto spetta al cronometro e al confronto diretto in pista con gli avversari), ma una prima comparazione può comunque darci una prima idea. Inoltre, come noto, il telaio in carbonio lascia spazio al delta box in alluminio, ed anche questa ‘rivoluzione’ rimare per ora una grossa incognita.
Con la potenza che passa da 235 a 250cv, in termini di pura performance la GP 12 dichiara una velocità massima di oltre 360 km/h con un’accelerazione 0-100 km/h di 2,6 secondi, ossia 20km/h in più di velocità di punta e un decimo di secondo in meno sullo 0-100 rispetto alla moto dell’anno scorso. Il peso a secco invece sale da 150 a 155 kg. Il team Cardion AB ha anche rilasciato alcune specifiche tecniche della sua nuova arma Ducati, equipaggiata con Ohlins e freni Brembo, che potrete leggere dopo il salto, ma è già stato confermato che non vedremo più le curiose ‘alette’ aerodinamiche che contraddistinguevano la moto del team Cardion della scorsa stagione.


Commentando l’annuncio, Karel Abraham ha dichiarato: “Ho già provato la nuova moto durante il test di fine stagione a Valencia, ma il primo vero test sarà quello di Sepang, in Malesia, a fine Gennaio. E dobbiamo arrivarci ben preparati, perché vogliamo provare molte cose. Ci sarà da lavorare anche sugli assetti, perché la stagione partirà in Qatar l’8 Aprile. Il maggior numero di piloti renderà la MotoGP più attraente per il pubblico e anche per noi, e sarà bello gareggiare con tanti vecchi rivali, ma il mio obiettivo rimane lo stare davanti il più possibile, sia che si tratti di moto ufficiali o CRT.”
Dati tecnici della Ducati Desmosedici GP12
Motore : 4 cilindri, 4 tempi raffreddato a liquido con quattro valvole per cilindro e sistema desmodromico. Bancate a 90 gradi.
Cilindrata: 999 cc
Electtronica: Magneti Marelli
Trasmissione: 6 velocità, con rapport regolabili.
Frizione: Dry, multi-plate
Catena: Regina
Telaio: Ducati in alluminio
Forcella: Öhlins da 48 mm
Sospensione posteriore: Öhlins
Freno Anteriore: pinze Brembo a 4 pistoncini e doppio disco Brembo da 320 mm.
Freno Posteriore: pinza Brembo a 2 pistoncini e disco in acciaio.
Ruote: Magnesio Marchesini da 16.5”
Gomme: Bridgestone
Serbatioio: 21 litri
Carburante: Eni


http://www.motoblog.it/post/34913/karel-abraham-diffonde-i-dati-della-ducati-desmosedici-gp12

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